Accordo interistituzionale tra ANBSC-MIMIT-CNEL per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscate alla criminalità organizzata

Data:
9 Aprile 2025

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Foto di: Imagoeconomica

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L’intesa punta a restituire alle comunità i beni e le aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, definendo una strategia integrata che supporti le più efficaci azioni di governance.
Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo interistituzionale tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel).

La collaborazione è finalizzata a valorizzare i beni e le aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nell’ottica di riconnetterli al tessuto sociale ed economico del territorio di riferimento, attraverso progettualità condivise in logica di co-progettazione e co-programmazione con gli Enti territoriali, nonché mediante l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo di garanzia e del Fondo per la crescita sostenibile.

L’Accordo intende, inoltre, sostenere lo sviluppo di sinergie industriali e di scala, per la creazione di reti di filiera e consentire un’adeguata sostenibilità economico-finanziaria delle imprese, assicurando la ripresa dell’attività produttiva.

Rimane centrale la volontà di garantire la piena partecipazione di tutte le forze sociali, economiche, del lavoro e del Terzo settore ai processi di recupero e valorizzazione dei beni e delle aziende sottoposte a confisca, allo scopo di verificare, in via prioritaria, la possibilità di loro affitto a titolo oneroso a società e ad imprese pubbliche o private, oppure in comodato – senza oneri a carico dello Stato – a cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata, sempre garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali.

Altro obiettivo è di programmare – d’intesa con le Regioni e con l’assistenza tecnica delle Camere di Commercio – iniziative sperimentali incentrate sulla costituzione di società miste per la gestione dei beni aziendali e delle aziende confiscate in via definitiva e sull’introduzione di regimi agevolativi in favore delle aziende sottoposte a sequestro o a confisca.

Questo sia per sostenere i “costi di legalità” che per l’eventuale incremento dei livelli occupazionali attraverso l’inserimento lavorativo di giovani under 35 anni – preferibilmente NEET (non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione) – in specifiche aree periferiche delle città metropolitane.

Le parti firmatarie si impegnano, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze, ad individuare modalità, strumenti e soluzioni per favorire una sinergia efficace anche nell’attività di condivisione del patrimonio informativo e delle rispettive conoscenze e competenze.

Roma, 9 aprile 2025