Beni confiscati: collaborazione tra Italia e Francia per migliorare la gestione

Data:
28 Aprile 2021

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La consegna di immobile sito a Parigi allo Stato francese, in esecuzione di una confisca eseguita all’estero e disposta in via definitiva dall’Autorità Giudiziaria italiana, è stata l’occasione di un’ulteriore intensificazione della collaborazione bilaterale in materia penale tra l’Italia e la Francia.

L’immobile è stato destinato dall’Agence de Gestion et de Recouvrement des Avoirs Saisis et Confisqués (AGRASC) ad un’associazione a tutela delle donne vittime di violenza e fa seguito alla recente approvazione da parte della Francia di una norma di legge per l’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata che ha preso spunto dalla legislazione italiana e trae la sua origine da una serie di interlocuzioni che nel corso degli anni si sono avute su tale materia tra i due Stati. Sul tema dei beni confiscati e sul loro utilizzo sociale l’Italia rappresenta un modello unico, studiato in tutto il mondo: dall’introduzione nel sistema legislativo del reato di associazione mafiosa, alla previsione del sequestro e della confisca come misure preventive, fino ad arrivare, venticinque anni fa, all’approvazione della legge sull’uso sociale del bene. Sono questi alcuni pilastri su cui si fonda l’attività dell’ANBSC.

Fino ad ora la legge francese prevedeva soltanto la vendita dei beni sequestrati e confiscati e quindi un utilizzo degli stessi unicamente per finalità economiche.

 

La novella legislativa introdotta nel codice di procedura penale francese, attribuisce all’AGRASC la possibilità di decidere se vendere l’immobile confiscato o metterlo a disposizione, a titolo gratuito, di associazioni o fondazioni di pubblica utilità per finalità sociali. Non è ancora prevista la possibilità di destinare i beni confiscati agli Enti territoriali, né alle cooperative sociali.

I rappresentanti della predetta Agenzia francese (AGRASC), in attesa dell’emanazione di un decreto applicativo della nuova legge, hanno confermato il proprio interesse al sistema italiano di amministrazione e destinazione dei beni confiscati preannunciando, quando le normative anticovid lo renderanno possibile, un incontro in Italia volto al consolidamento dei rapporti tra le rispettive Agenzie, allo scopo di approfondire le loro conoscenze e beneficiare dell’esperienza acquisita nel corso degli anni in Italia, successiva all’approvazione della Legge 7 marzo 1996, n. 109.