Il Tribunale di Milano promuove un protocollo d’intesa per la gestione e lo sviluppo dei beni confiscati alla criminalità.

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Data:
24 Luglio 2025

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Nella giornata del 17 luglio 2025, presso la sede del Tribunale di Milano, è stato firmato un importante protocollo d’intesa, finalizzato alla gestione e valorizzazione dei beni e delle imprese sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.

L’iniziativa, promossa dal Tribunale di Milano e sostenuta da un’ampia rete di istituzioni e ordini professionali, rappresenta un segnale concreto di impegno per la legalità e il recupero sociale dei patrimoni sottratti alle mafie

L’accordo è stato firmato – alla presenza del Sottosegretario di Stato con delega ai beni confiscati, On. Le Wanda Ferro – dal Presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, dall’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione Civile, Romano La Russa, dal Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati, Maria Rosaria Laganà, dal Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, dal Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano, Alessandra Dolci. Presenti anche l’assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolè, nonché esponenti di altri enti e associazioni.

I principali obiettivi dell’intesa – che ha validità fino al 30 giugno 2027, con possibilità di rinnovo ogni due anni – possono essere così riassunti: coordinamento sinergico tra pubbliche istituzioni e categorie professionali per potenziare l’efficacia degli interventi sui beni confiscati; restituzione alla collettività del patrimonio sottratto alla criminalità, promuovendone una destinazione socialmente utile; valorizzazione imprenditoriale e occupazionale delle imprese confiscate, tutelando la continuità produttiva e i livelli occupazionali.

«La firma dell’intesa – ha detto il sottosegretario all’Interno con delega ai beni confiscati, On. Wanda Ferro – consolida un metodo di lavoro che in questi anni ha dimostrato efficacia: il coordinamento interistituzionale, la definizione condivisa di obiettivi operativi, la costruzione di una rete stabile di responsabilità nella gestione e valorizzazione dei beni e delle aziende sottratte alla criminalità organizzata. Quello sottoscritto è un documento operativo che affronta in modo strutturato le criticità emerse nel tempo nella gestione di patrimoni spesso complessi: rafforza il ruolo dei presidi territoriali, prevede iniziative di formazione rivolte a enti pubblici e forze dell’ordine e promuove un approccio integrato alla gestione dei beni, con l’obiettivo di accelerarne la destinazione e di migliorarne l’utilizzo. Inoltre, sul tema delle aziende confiscate l’intesa attribuisce un ruolo essenziale alla collaborazione con le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali e il sistema creditizio, prevedendo anche la possibilità di supportare l’attività dell’amministratore giudiziario anche attraverso manager d’impresa, professionisti esperti e consulenti in grado di gestire situazioni complesse e restituire all’azienda una sostenibilità economica. È un modello di collaborazione che può essere replicato in altri territori».

 

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