Ad Alghero (SS) una “Casa Emergenza” per le donne vittime di violenza in un bene confiscato

Data:
28 Novembre 2023

Condividi:

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Comune di Alghero,  in provincia di Sassari, ha annunciato l’affidamento di un bene confiscato, un appartamento in condominio con box, ricevuto dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC),  in favore di una associazione che lo utilizzerà per realizzare una Casa Emergenza, un rifugio per donne e  minori vittime di maltrattamenti e violenza di genere.

Il territorio sassarese ha segnalato una forte esigenza di strutture di questo tipo, visto l’incremento del numero di casi di violenza registrati negli ultimi anni emersi  anche grazie al lavoro condotto sul territorio dagli sportelli di ascolto.

La destinazione annunciata dall’amministrazione di Alghero è solo uno dei tanti casi in cui un bene confiscato  viene utilizzato per supportare le esigenze delle donne vittime di violenza.

Spesso accade, infatti, che gli Enti Territoriali decidano di utilizzare i beni confiscati come Case Rifugio fornendo un alloggio sicuro alle donne che hanno subito violenza e ai loro bambini, per proteggerli e salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica ma anche come Centri Antiviolenza che svolgono attività di consulenza psicologica e legale, di sostegno, sensibilizzazione e prevenzione per donne vittime di violenza che, grazie al supporto telefonico o a visite in struttura, sono aiutate nel loro percorso di emancipazione da situazioni familiari difficili.

«Ancora una volta – afferma l’on. Wanda Ferro, sottosegretario all’Interno con delega alle materie di competenza dell’Anbsc – un bene sottratto alle mafie viene utilizzato per una finalità sociale importante e concreta. Il governo Meloni e il ministero dell’Interno guidato dal ministro Piantedosi stanno dedicando grande impegno all’attività diretta al riutilizzo a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati, che rappresentano una grande risorsa per i cittadini a cui viene in qualche modo restituito ciò che la criminalità ha sottratto allo sviluppo del territorio, anche perché il loro impiego può davvero dare risposte ai bisogni dei cittadini più fragili».