Beni destinati, un record di assegnazioni nel Consiglio direttivo a Roma
463 beni sottratti alla criminalità organizzata torneranno nella legalità e a disposizione di tutta la comunità
Nella seduta del Consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), che si è svolta ieri a Roma, la prima dal giuramento del nuovo Governo, è stata approvata l’assegnazione definitiva di 463 beni da destinare per scopi sociali, per emergenze alloggiative o per attività istituzionali.
In particolare, si tratta di:
- 3 aziende, due delle quali pienamente produttive e destinate alla vendita;
- 455 immobili che saranno trasferiti agli enti territoriali;
- 5 immobili mantenuti nel patrimonio dello Stato da impiegare per le esigenze della pubblica amministrazione; uno tra questi, diverrà un museo dedicato alla narrazione del fenomeno mafioso, con tecnologie multimediali verranno ripercorse le tappe del movimento antimafia e le storie dei caduti nella lotta alla mafia.
Dal mese di gennaio 2018 sono stati destinati complessivamente 1.081 beni:
- 69 aziende
- 143 beni mobili registrati
- 869 immobili
I lavori sono stati presieduti dal direttore dell’Anbsc Ennio Mario Sodano. La deliberazione del Consiglio è l’atto fondamentale per arrivare alla effettiva assegnazione del bene. Per il completamento dell’iter occorre – inoltre – un decreto a firma del direttore dell’Agenzia. Solo dopo potranno essere eseguite le operazioni di materiale consegna all’ente destinatario. Nel caso in cui il bene immobile risulti occupato, la consegna è posticipata allo sgombero degli occupanti
Fanno parte del Consiglio direttivo, organo attraverso il quale l’Agenzia adotta i provvedimenti e realizza la sua missione istituzionale: magistrati, prefetti ed esperti di gestione aziendale.