Nuova sede per il commissariato a Palmi, verrà aperto nella ex villa confiscata alla ‘ndrangheta

Il ministro dell’interno Salvini a Palmi visita l’immobile con il direttore dell’Agenzia Beni confiscati Sodano.

Argomenti

Data:
9 Luglio 2018

Condividi:

Lo aveva annunciato fin dal suo ingresso al Viminale: lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata e massima attenzione al prezioso lavoro svolto dall’ANBSC. E così oggi, nella tarda mattinata, il ministro Salvini accompagnato dal direttore dell’Agenzia Sodano, ha fatto visita all’immobile di Palmi che ospiterà presto il Commissariato di Polizia. La consegna dell’immobile è avvenuta alla presenza della stampa proprio nel cortile del fabbricato. Il documento è stato sottoscritto dal ministro in persona. Presenti il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il questore, Raffaele Grassi, e del direttore dell’Agenzia del demanio, Roberto Reggi. E’ stato quest’ultimo a consegnare materialmente le chiavi.

La storia del palazzo

Nove appartamenti, ubicati a Palmi (RC) in un’unica palazzina di 5 piani e uno seminterrato. L’insieme degli immobili, in parte ancora da completare, è stato sequestrato nell’ottobre 2012 e, quindi, sottoposto a confisca l’ 11 novembre 2013 dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito di un procedimento di prevenzione nei confronti di un soggetto pluripregiudicato ritenuto al vertice della ‘ndrina Gallico. Diventata definitiva il 14 settembre 2017 con sentenza della Cassazione.

Il valore totale degli immobili è di euro 1.185.000,00

La palazzina era conosciuta in zona come “Villa” perché inserita in un appezzamento di terreno circondato da alte mura e protetto da un cancello blindato.

L’immobile, oltre alla funzione di residenza per alcuni membri della famiglia, svolgeva quella di base operativa per le attività della cosca.

Tra l’altro, nel 1990 furono arrestati 2 ricercati appartenenti al medesimo gruppo familiare che si nascondevano in un rifugio scavato nel giardino da cui furono stanati grazie all’intervento dei NOCS, mentre in seguito, in uno dei garage fu realizzato un bunker utilizzato da uno dei latitanti della famiglia poi arrestato nel 2008.

Nella seduta del 21 maggio 2018, il Consiglio Direttivo dell’ANBSC ha deliberato il mantenimento del bene al patrimonio dello Stato per fini istituzionali della Polizia di Stato (decreto di destinazione n. 27.053 del 13/06/2018).

La “Villa” era stata già sottoposta a sequestro e poi dissequestrata: i nuovi elementi posti alla base del sequestro del 2012 sono stati acquisiti nel corso di indagini svolte dal Commissariato di Palmi che ora stabilirà in questo stesso immobile la propria sede.

Tra qualche mese questo immobile diventerà un presidio di sicurezza. È iniziata una guerra senza quartiere – ha dichiarato categorico il responsabile del Viminale –Voglio sequestrare fino all’ultimo centesimo di euro a questa gentaglia. Stiamo valutando – ha detto inoltre – di organizzare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Ferragosto in Calabria, perché certa gente si deve sentire a disagio in Italia“.

Il direttore Sodano accanto al ministro per tutto il tempo, si è soffermato sul forte significato simbolico di questa confisca, ricordando che complessivamente nel 2017 i beni immobili destinati in Calabria sono stati circa 650. Nell’occasione ha – nuovamente – ricordato l’importanza della collaborazione fra i soggetti istituzionali che insieme concorrono al contrasto contro le mafie. 

Argomenti