Si è tenuta oggi presso la sede centrale dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), oltre che in videoconferenza, la prima seduta pubblica per la valutazione delle proposte presentate per il bando per l’assegnazione diretta agli enti del Terzo Settore di 78 lotti di beni confiscati alla criminalità organizzata di cui all’avviso pubblico dell’11 dicembre 2023.
Si tratta del terzo bando pubblico di questo genere e in questo caso l’Agenzia ha dato la possibilità di destinare beni confiscati affinché possano essere utilizzati per la realizzazione di progetti di prevenzione, cura e riabilitazione in materia di dipendenze comportamentali e da sostanze.
«L’attività volta al riutilizzo ai fini sociali dei beni confiscati alle mafie – commenta l’on. Wanda Ferro, sottosegretario all’Interno con delega all’Anbsc – cui è rivolto un grande impegno del governo Meloni e del ministro Matteo Piantedosi, permette alle comunità colpite dal fenomeno mafioso di riappropriarsi delle risorse sottratte illecitamente alla comunità, consentendo di realizzare sui territori iniziative di particolare rilievo sociale, come quelle previste da questo bando rivolto in particolare ai temi della prevenzione e al contrasto delle tossicodipendenze, su cui sta svolgendo un rilevante lavoro il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano».
All’esito delle verifiche svolte in data odierna risultano pervenute 24 istanze e di queste 17 sono state ammesse con riserva alle fasi successive.
Nel bando l’Agenzia ha anche previsto lo stanziamento di un milione di euro per compartecipare alla fase di start-up dei progetti che riporteranno il miglior punteggio in sede di valutazione. In particolare, nei limiti del plafond, i progetti più meritevoli saranno premiati con un contributo non superiore al 20% del loro valore e comunque fino ad un importo massimo di 50 mila euro.
Del bando è stata data massima diffusione sia sulla stampa che per il tramite delle Prefetture.