Terminato l’ultimo ciclo di Conferenze di Servizi 2023 con 560 manifestazioni di interesse

Data:
22 Dicembre 2023

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Si è concluso il 19 dicembre l’ultimo ciclo di Conferenze di Servizi per l’anno 2023 indette dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) nel secondo semestre dell’anno in corso.

Si è trattato, nello specifico, di sei Conferenze di Servizi che si sono tenute dal 14 al 19 dicembre ed hanno interessato 15 regioni consentendo all’Agenzia Nazionale di acquisire interesse per 560 dei 930 beni proposti, per un valore economico complessivo di quasi 44 milioni di euro, che sono stati opzionati da 95 dei 144 comuni coinvolti.

Le Conferenze di Servizi sono lo strumento di semplificazione di cui l’Agenzia Nazionale fa ampiamente uso da anni per ridurre i tempi, condividere le informazioni e coordinare i ruoli e le attività dei soggetti coinvolti nelle procedure di manifestazione di interesse per facilitarne l’acquisizione. A tali riunioni collegiali sono invitati a partecipare i Comuni, le Province, le Regioni, l’Agenzia del Demanio, in rappresentanza delle Amministrazioni dello Stato, e i Nuclei di Supporto istituiti presso le Prefetture a cui possono aggiungersi di volta in volta i soggetti istituzionali interessati.

Particolarmente soddisfacente è stato il risultato raggiunto nella Conferenza svoltasi per le regioni Piemonte, Liguria, Veneto e Friuli-Venezia Giulia nel corso della quale la percentuale di risposta all’invito a manifestare interesse è stato pari all’86%.

All’acquisizione delle manifestazioni di interesse, che per quanto riguarda in particolare le Amministrazioni Comunali dovrà essere accompagnata da una deliberazione ufficiale, seguirà la valutazione da parte del Consiglio Direttivo, che avrà luogo nei primi mesi del prossimo anno, che consentirà la definitiva destinazione e la materiale consegna dei beni.

“Ancora una volta” afferma l’On. Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno con delega all’ANBSC  “grazie alla sinergia tra le Istituzioni coinvolte, lo Stato è riuscito a restituire alla collettività un numero cospicuo di beni confiscati che, come previsto dal modello italiano, verranno utilizzati per il benessere dell’intera comunità.”